È da molti considerata l’opera magna di Ernest Hemingway e narra le vicende di un giovane americano che, in Italia, partecipa alla Prima Guerra Mondiale come conducente di ambulanze nella Croce Rossa Americana. Il romanzo è di fatto una storia, parzialmente autobiografica, di amore e di guerra, ed è stato pubblicato nel 1929. In Italia però vedrà ufficialmente la luce solo nel 1948, qualche anno dopo il crollo del regime fascista. Ufficiosamente fu diffuso nei circuiti antifascisti da una giovanissima Fernanda Pivano, cosa che le costò un arresto perché, secondo il Minculpop (il Ministero della Cultura popolare istituito durante il regime fascista), il romanzo era ritenuto lesivo dell’onore delle Forze Armate, sia per la descrizione della disfatta di Caporetto, sia per un certo antimilitarismo sottinteso nell’opera. Questa almeno la motivazione formale.
Che le tematiche trattate nel libro, ed in particolare il modo in cui sono descritte, potessero infastidire il Duce, è una cosa alquanto probabile, ma non al punto da censurarne la pubblicazione. A quanto pare, il motivo fu un altro, relativo alla personale antipatia che Mussolini nutriva per lo scrittore americano, maturata in un episodio particolare. Quand’era ancora un reporter del ‘Toronto Star’, Hemingway fu invitato ad una conferenza stampa promossa dallo stesso dittatore, il quale, in quell’occasione, non si dimostrò particolarmente interessato perché distratto dalla lettura di un libro. Incuriosito dall’atteggiamento del Duce, Hemingway si avvicinò al punto da scorgerne il soggetto, scoprendo che si trattava di un dizionario di italiano-inglese perlopiù afferrato sottosopra. Questo comportamento persuase lo scrittore che l’atteggiamento di Mussolini era studiato, quasi a voler rimarcare il poco rispetto nei confronti della stampa estera.
Il giorno seguente, l’articolo del Toronto Star cominciò con la frase “Mussolini è un bluff, è il più grande bluff d’Europa e io ne ho le prove”. Da parte del regime non ci furono risposte ufficiali, ma non è difficile immaginare la reazione del Duce…
(A.C.)

Hemingway e Fernanda Pivano a Venezia nel 1952. I due strinsero un sodalizio fraterno, oltre che professionale
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