5) Death Note
Quando si parla di supercriminali e investigatori dalle incredibili capacità deduttive, non si può non citare il Death Note, il quaderno degli Shinigami. Il manga ideato da Tsugumi Ohba e illustrato da Takeshi Obata nel 2006, e la conseguente serie animata, sono una tappa obbligata per qualsiasi riflessione rivolta in questa direzione. La trama ruota intorno alle vicende del liceale Light Yagami dal momento in cui viene in possesso del Death Note, il quaderno degli dei della morte giapponesi, il quale garantisce al suo possessore il potere di uccidere una persona semplicemente trascrivendone il nome. La serie è una pietra miliare per gli amanti dei thriller psicologici ed è piena di colpi di scena; la sfida tra Light e l’investigatore L, suo antagonista, è infatti ricca di trovate strategiche. L’etica e la morale vengono continuamente messe in discussione durante tutta la serie e lo spettatore si troverà spesso a chiedersi se le motivazioni che spingono il protagonista ad agire non siano in fondo ben motivate e cosa farebbe al posto suo. La serie, come il manga, sembra raggiungere la sua conclusione in un determinato momento ma, come spesso accade con i prodotti di successo, venne comunque trascinata fino ad un epilogo socialmente accettabile.