Immortale personaggio cult nel senso più calzante del termine, ha più di un secolo di vita, ma rimane sempre un’intramontabile presenza nell’immaginario cinematografico di tutti i tempi: è Charlot, alter ego di celluloide di Charlie Chaplin, illustre interprete del cinema muto dei primi decenni del secolo scorso.
Bombetta, giacca e pantaloni neri su un paio di scarpe dalla misura esagerata per un corpicino esile come il suo; bastone da passeggio e baffetto per nascondere il sorriso di un clown malinconico che sembra non appartenere al mondo in cui vive, ma di cui è diventato il simbolo: charlot, il ‘vagabondo ‘ che, senza l’uso delle parole, racconta la dignità e l’alienazione di una società che comincia a fare i conti con il lato oscuro dell’industrializzazione e dello sviluppo economico.
Il suo creatore, Sir Charles Spencer Chaplin, figlio d’arte e cineasta pluripremiato, è fra i padri fondatori dell’industria hollywoodiana: più di 90 film nel suo curriculum per 75 anni di carriera. La sua è una comicità raffinata che pochi hanno saputo emulare, toccando in maniera leggera e graffiante tematiche come la guerra, il fordismo e l’amore. Fra i suoi film più importanti (presenza costante in tutti i manuali di cinematografia): ‘Il Monello ‘, ‘La Febbre dell’Oro ‘, ‘Luci della Città ‘, ‘Il Grande Dittatore ‘ e ‘Tempi Moderni ‘.
Di seguito un alternarsi di scatti che ritraggono l’uomo e il personaggio, entrambi rigorosamente cult.
Cultgallery: Charlie Chaplin
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