Sergio Toppi (1932 – 2012) è uno dei più conosciuti fumettisti italiani all’estero, insieme ai colleghi Guido Crepax, il creatore di Valentina, Milo Manara, il maestro della sensualità, e al fumettista italiano più cult di sempre, Andrea Pazienza.
Il suo stile inconfondibile è impreziosito da un tratteggio deciso che spesso ricama trame artistiche all’interno dei disegni, dall’audace utilizzo degli spazi e da un altrettanto inusuale bilanciamento delle masse chiare e scure.
La sua carriera artistica comincia a metà degli anni ’50, quando abbandona la facoltà di medicina per intraprendere la carriera di illustratore; più in particolare nel 1954, sulle pagine della ‘Enciclopedia dei Ragazzi ‘ della Mondadori. Il primo grande passo lo muove però agli inizi degli anni ’60 all’interno degli studi di animazione Pagot, il primo studio di animazione italiano, fondato nel 1938 da Antonio e Nino Pagotto (creatori di Calimero e Grisù ). Successivamente si fa notare grazie al ‘Corriere dei Piccoli ‘, per il quale crea il personaggio del Mago Zurlì, ideato da Carlo Triberti ed ispirato al personaggio televisivo interpretato da Cino Tortorella.

Uno dei primi lavori di Sergio Toppi, all’inizio della sua carriera artistica sul finir degli anni ’50.