Ogni anno, per un periodo che va dall’autunno alla fine dell’estate, i cieli del continente americano si colorano delle tinte delle farfalle Danaus plexippus, una specie appartenente alla famiglia Nymphalidae. Il loro viaggio comincia in Canada poco prima che arrivi il rigido inverno per concludersi nelle calde zone della California e del Messico. Le Monarca viaggiano per più di 4000 km, attraversando molti stati americani ed aggiudicandosi per questo l’ambito riconoscimento di ‘insetti nazionali’ dagli Stati Uniti. Queste farfalle hanno il record della migrazione più lunga fra gli insetti e regalano uno spettacolo che ha dell’incredibile, poiché si muovono in stormi di almeno 100 milioni di esemplari: al loro passaggio il cielo assume tinte arancione con sfumature di bianco e nero.
È risaputo che le farfalle hanno una vita media decisamente insufficiente per percorrere un itinerario così lungo ed impervio ed infatti, nel caso delle Monarca, ben quattro generazioni si susseguono in questo viaggio: le prime tre vivono da qualche settimana ad un massimo di due mesi, mentre la quarta, nata alla fine dell’estate, vive addirittura fino ad 8 mesi, stabilendosi nei paesi caldi per tutto l’inverno. La particolarità sta nel fatto che proprio gli esemplari di questa generazione, a cui spetta il ritorno fra le montagne e i laghi canadesi, non possono riprodursi; tuttavia, il loro patrimonio genetico permette loro di riconoscere la ‘casa paterna’, ovvero l’albero scelto dai loro antenati l’anno precedente.
Un’altra caratteristica delle piccole viandanti è che, contrariamente a quanto si possa supporre, queste non conoscono la propria posizione rispetto alla meta, non hanno cioè una ‘mappa’ che le conduca alla destinazione. Possono soltanto affidarsi ad una sorta di ‘bussola’ interna che le orienta verso le regioni calde.
Purtroppo la deforestazione e i cambiamenti climatici incidono pericolosamente sulla vita di questi meravigliosi insetti, che ogni anno contano un numero sempre più limitato di esemplari.
(A.C.)