Una gavetta da stunt-girl per Fiorella Mannoia

fiorella mannoia cult stories canzone musicaLei canta di amore, ma non lo fa in maniera melensa. Del resto, il rosso dei suoi capelli tradisce da sempre una personalità indomita e non convenzionale. Lo ha dimostrato, appena 13enne, buttandosi a capofitto nel mondo del cinema; lo ha ribadito partendo da sola per Londra, a 19 anni, per inseguire la carriera della modella.

In realtà il suo più grande sogno, egregiamente realizzato, è da sempre stato il canto. Il grande pubblico infatti la conosce, ed apprezza, per le sue doti canore: con brani come ‘Quello che le donne non dicono ‘ e collaborazioni con artisti del calibro di Fossati, Dalla, De André e Bertoli, Fiorella Mannoia è attualmente una delle interpreti più importanti della canzone italiana. Tuttavia, quest’aspetto della sua biografia è risaputo: meno conosciute e più suggestive invece, sono le sue origini nel mondo dello spettacolo.

Come accennato poc’anzi, la futura stella del panorama canoro nostrano cominciò a muovere i primi passi, assieme ai fratelli, sui set dei film spaghetti-western, emulando il percorso del padre, il siciliano Luigi Mannoia,  ai tempi noto ‘cascatore ’. Di fatto, la giovanissima Fiorella era una fra le più coraggiose ‘stunt-girls ’ del cinema italiano e non solo. La sua ‘specialità’ era la caduta da cavallo, effettuando spettacolari ruzzoloni senza farsi troppo male.

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Il primo set calcato, quand’era poco più di una bambina, fu quello del film ‘Non cantare, spara ’ (1968), diretto da Daniele D’Anza, sul quale fu chiamata per fare la controfigura di Lucia Mannucci.

Da allora, molto spesso fu lei a fare da controfigura all’attrice Monica Vitti, in sostituzione della quale è stata addirittura schiaffeggiata da un infuriato Alberto Sordi in ‘Amore mio aiutami ’ (1969), presa di mira dalle sciabole in ‘Ninì Tirabusciò ’ (1970) e coinvolta nelle audaci corse del film ‘Noi donne siamo fatte così ’ (1971).

La_controfigura_di_Lucia_Mannucci,_Fiorella_Mannoia,_fotografata_durante_le_riprese_di_Non_cantare,_spara

La Mannoia nel film ‘Non cantare, spara’.

La sua bravura, o avventatezza, a seconda dei punti di vista, ha conquistato anche il cinema d’oltralpe – americano, in particolare-, per il quale ha recitato in pellicole come ‘Il giorno dei lunghi fucili ’ (1971), come controfigura di Candice Bergen, e in ‘Agente 007, la spia che mi amava ’ (1977), sostituendo Barbara Bach nelle scene più pericolose.

La sua fu una carriera da ‘cascatrice’ breve quanto intensa, ma il grande amore per la musica la portò ad abbandonare il set per il palco: nonostante le delusioni iniziali, Fiorella Mannoia non si è mai arresa, conscia del fatto che solo in questo ambiente avrebbe potuto recitare la parte della protagonista, così com’è stato, e com’è tuttora.

(A.C.)

scritto da:

Annachiara Chezzi

Laureata in Scienze della Comunicazione e specializzata in Gestione delle Attività Turistiche e Culturali, è creatrice ed articolista di Cult Stories. La sua innata curiosità la spinge a non accontentarsi di nuotare in superficie e a voler approfondire gli argomenti che tratta.

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