La febbre dell’oro (The Gold Rush) è un film muto del 1925 diretto, interpretato e prodotto da Charlie Chaplin. La pellicola decreta il ritorno di Charlot sul grande schermo dopo alcuni tentativi di Chaplin di dare vita ad altri protagonisti, che non hanno però avuto la stessa accoglienza del clown triste da parte del pubblico. La storia narra di un cercatore d’oro solitario che, durante il viaggio sul Klondike, si imbatte in alcuni personaggi come il pericoloso Black Larsen e il buon Giacomone, prima di incontrare l’amore.
Il figlio dello sceicco (The Son of the Sheik), datato 1926, è interpretato da Rodolfo Valentino, che recita nella doppia parte di padre e figlio. La storia ruota intorno le vicende del giovane Ahmed, figlio dello sceicco, che si innamora perdutamente della danzatrice Yasmina. A causa di un malinteso, il giovane crede che l’amata l’abbia tradito con Ghabah il Moro, finendo per violentarla. Grazie al padre, la verità verrà a galla, garantendo il lieto fine.
L’angelo azzurro (Der Blaue Engel ): è un film del 1930 diretto da Josef von Sternberg, tratto dal romanzo ‘Professor Unrat ‘ di Heinrich Mann. E’ incentrato sulla storia d’amore fra un grigio insegnante di provincia, chiamato dai suoi alunni ‘Professor Sporcizia’, ed una cantante di varietà, Lola Lola, impersonata da una giovane Marlene Dietrich, che con questo ruolo ottiene la consacrazione nell’olimpo del cinema mondiale. Per seguire la sua amata, il professor Rath sarà costretto a diventare il clown della compagnia circense per cui lavora la cantante.
Furia (Fury) è un film del 1936 diretto da Fritz Lang e racconta le vicende di Joe (impersonato da Spencer Tracy), un uomo accusato ingiustamente di essere l’artefice del sequestro di una bambina. Quando la notizia dell’incarcerazione del presunto aguzzino si diffonde in città, una folla ebbra di alcol e rancore raggiunge la prigione in cui viene tenuto prigioniero Joe per dar fuoco all’edificio. Si diffonde la notizia della morte dell’uomo, ma questi in realtà è vivo e approfitta della situazione per cercare di farsi giustizia da solo.
Biancaneve e i sette nani, del 1937 diretto da David Hand, è un film d’animazione americano prodotto da Walt Disney, basato sulla famosa fiaba dei fratelli Grimm, la cui protagonista è la dolce Biancaneve, principessa ridotta alla stregua di una sguattera per colpa della malvagia matrigna, invidiosa della sua bellezza.
Via col vento (Gone with the Wind) è un film del 1939 diretto da Victor Fleming, considerato uno dei colossal più famosi della storia del cinema, con record tuttora ineguagliati. Racconta di un struggente e non corrisposto sentimento per un uomo che si rivelerà essere un abbaglio, mentre alla fine Rossella O’Hara (Vivien Leigh) capirà di amare davvero suo marito Rhett (Clark Gable), anche se ormai sarà troppo tardi per recuperare la fiducia dell’uomo.
Casablanca: uscito nelle sale nel 1942 il film, diretto da Michael Curtiz, narra le vicende di Rick (Humphrey Bogart), espatriato statunitense rifugiatosi nella città marocchina nella quale gestisce un locale. E’ innamorato della bella Ilssa (Ingrid Bergman), che si reca a Casablanca col marito, perseguitato dai nazisti. Il protagonista è chiamato a scegliere fra l’amore e la morale: infatti, pur avendo due preziosi lasciapassare per fuggire con l’amata, decide alla fine di cedere il suo al rivale Lazlo, importante per la lotta al nazismo, poiché ‘Noi due siamo niente in questa immensa tragedia ‘.
In nome della legge: ambientato in Sicilia, è un film del 1949 diretto da Pietro Germi. In un paesino approda un giovane magistrato (Massimo Girotti) costretto a subire quotidianamente soprusi ed angherie da parte della popolazione. Intreccia una forte amicizia con Paolino, unico esempio di onestà in una terra piegata dalla mafia. La passione per la legalità è messa a dura prova, tanto da costringere il pretore ad abbandonare la causa, ma la tragica morte del suo fedele amico lo spronerà a perseguire l’obiettivo di combattere la malavita.
Sette spose per sette fratelli (Seven Brides for Seven Brothers) di Stanley Donen, è un musical del 1954 che narra le vicende di sette fratelli dell’Oregon che necessitano di trovare moglie più per
comodità che non per amore. Una volta maritatosi il maggiore di casa, agli altri non rimane che rapire letteralmente le future consorti per un matrimonio collettivo a suon di musica.