Marilyn Monroe, le (false) misure di un mito

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Norma Jeane Mortenson, questo il vero nome della famosissima attrice americana, è universalmente riconosciuta come l’icona immortale della cultura pop; ‘la prima vera sex symbol ‘, secondo Marlene Dietrich. Il suo mito è dovuto principalmente a tre fattori: la consacrazione della sua immagine nelle opere di Andy Warhol, Salvador Dalì e David LaChapelle, solo per nominarne alcuni; la misteriosa morte a soli 36 anni, dichiarata ufficialmente ‘un suicidio ‘, ma piena di interrogativi ancora irrisolti, e le misure del suo corpo, quel 96 – 58 – 91 (arrotondato a 90-60-90) che è stato l’incubo di tutte le donne a seguire e che la stessa attrice voleva far incidere sulla sua lapide come epitaffio. Secondo molti, una menzogna in bella vista.

Marilyn Monroe Moscow size star icona popGià, perchè quella che sembrava una verità incrollabile della vita della Monroe, le misure del suo corpo, sono ora oggetto di discussione da parte degli appassionati. L’attrice Elizabeth Hurley non ha dubbi: ‘ Ho sempre reputato Marilyn Monroe favolosa, ma mi ucciderei se fossi così grassa. Sono andata a vedere i suoi vestiti alla mostra, ho portato un metro ed ho voluto misurarne i fianchi. Era molto grossa.’ Tralasciando il fatto che essere grassi non dovrebbe essere motivo di disprezzo, l’affermazione della Hurley, oltre che risultare indegna, ha scatenato tutta una serie di interrogativi e dibattiti tra i fan dell’esplosiva bionda. Qualcuno ha quindi pensato bene di recuperare le cartelle cliniche della diva ed altre registrazioni mediche e di cominciare a fare due calcoli. Dati alla mano, le misure di Marilyn oscillavano tra 88-56-89 e 94-58-91, il che ci poteva anche stare; il vero problema stava nel fatto che fosse alta 166,37 centimetri e che sembra pesasse circa una sessantina di chili. Un pò troppo per essere definita ‘magra ‘. A conti fatti, una taglia 48. In aiuto dell’attrice sono accorsi subito i suoi fan e tutti gli esperti del settore i quali hanno solennemente dichiarato che le taglie degli anni ’50 non sono le stesse di oggi e che, fatte le dovute proporzioni, una 48 sarebbe ai giorni nostri una 46, o addirittura una 44, con una terza abbondante di seno.

E pensare che, dulcis in fundo, non era neanche bionda platino, ma castana. Si era tinta i capelli dopo che un produttore le aveva detto che le modelle con i capelli chiari erano preferibili. Lei stessa affermò che: ‘C’è solo un tipo di biondo naturale nel mondo, l’albino! ‘.

Qualunque siano le presunte verità che continuano ad emergere, è indubbio come l’icona più amata nel mondo riesca, in un modo o nell’altro, a far ancora parlare di sè a mezzo secolo dalla sua scomparsa, e questo a dimostrazione che non sono le misure o il colore dei capelli a fare un mito.

(M.G.)

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scritto da:

M. Gatti

Fondatore di Cult Stories. Illustratore part-time. Educatore per l'adolescenza disagiata.

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