da leggere ascoltando: America, ‘Lonely People’
Attore comico dotato di una grande capacità di improvvisazione, Robin Williams (1951 – 2014) è divenuto una leggenda del cinema americano grazie ad interpretazioni memorabili come quella del professor John Keating ne ‘L’attimo fuggente ‘ (Dead Poets Society, 1989) diretto da Peter Weir, del dj Adrian Cronauer in ‘Good Morning Vietnam‘ (1987) di Barry Levinson o dello psicologo Sean McGuire in ‘Will Hunting – Genio ribelle‘ (Good Will Hunting, 1997) del regista Gus Van sant. Chi lo ha conosciuto lo ricorda soprattutto per la grande generosità e l’abilità di riuscire a strappare un sorriso ai propri amici, anche nei momenti più difficili.
Quella che per Robin Williams divenne in seguito una professione, nacque come uno stratagemma per sfuggire alle prepotenze dei suoi coetanei: ‘da piccolo ‘, ha ammesso l’attore in un’intervista, ‘ero sovrappeso, senza amici e spesso venivo fatto oggetto di bullismo da parte degli altri bambini ‘. Fu così che, per rendere meno pesante la solitudine ed intrattenere sè stesso, inventò una vasta gamma di voci e vocine, realizzando che poteva guadagnarsi il rispetto degli altri semplicemente facendoli ridere. Con il tempo ed un duro allenamento perfezionò le sue abilità di intrattenitore, arricchendole di una significativa gestualità e della giusta tempistica, affinché le battute fossero assimilate e producessero il loro effetto. Durante gli studi si improvvisò mimo nelle strade di New York, facendo gavetta sulla strada di fronte al MET – il Metropolitan Museum of Art -, e divenendo in poco tempo l’attrazione preferita dei turisti e del personale del museo durante le pause di lavoro.
Furono le sue doti a permettergli di strappare ad altri candidati il ruolo dell’alieno Mork, nella celebre sit-com ‘Mork e Mindy ‘ dei primi anni ’80. Il personaggio (che apparve per la prima volta in un episodio di ‘Happy days ‘ e si guadagnò subito il favore del pubblico, tanto da ottenere una propria serie) fu attribuito a Robin Williams perchè durante l’audizione ‘quando gli fu chiesto di sedersi, salì sulla sedia con la testa e vi rimase così, capovolto. Fu l’unico vero alieno a sostenere l’audizione ‘.

Robin Williams nei panni dell’alieno proveniente da Ork in ‘Happy Days’, al fianco di Ron Howard (Richie Cunningham) ed Henry Winkler (Arthur ‘Fonzie’ Fonzarelli).
Le improvvisazioni divennero il suo tratto caratteristico: in Mork e Mindy, gli venivano lasciati dei buchi nella sceneggiatura da riempire nel modo che più desiderava; in Aladdin (Walt Disney, 1992), durante il doppiaggio del genio, gli fu data la massima libertà e alla fine i produttori si ritrovarono con 18 ore di registrazione e circa 40 voci diverse; durante la lavorazione di ‘Schindler’s List ‘ (Steven Spielberg, 1993), fu chiamato dallo stesso Spielberg per tenere alto il morale dello staff con scherzi e battute; in Will Hunting improvvisò totalmente il dialogo con Matt Damon riguardo alle particolari abitudini della moglie, causando una sincera esplosione di risate nell’attore più giovane e provocando un tremolio nelle riprese, poichè il cameraman non era riuscito a trattenere l’ilarità.
La risata più importante, però, riuscì a strapparla al suo grande amico ed ex compagno di stanza al college, Christopher Reeve, divenuto famoso per aver prestato il suo volto a Superman nella serie di film di fine anni ’70 con Marlon Brando. Come molti sanno, a soli 43 anni Reeve rimase paralizzato dal collo in giù in seguito ad una caduta da cavallo, incidente che ovviamente cambiò totalmente la vita dell’attore, portandolo in seguito a battersi strenuamente per la difesa dei diritti dei disabili. Robin Williams rimase molto turbato dall’incidente accaduto all’amico, il quale attraversava un periodo di grande depressione, e decise quindi di aiutarlo.. a modo suo. ‘Ero caduto in un baratro’, ha dichiarato Reeve in una delle numerose interviste rilasciate anni dopo, ‘non sentivo più il mio corpo, non potevo muovermi, non potevo neanche respirare autonomamente.’ […] ‘ volevo solo starmene per conto mio a meditare sul futuro, che mi appariva tetro e senza vie d’uscita. Fu allora che si presentò un bizzarro dottore, con uno strano accento russo che si spacciava per proctologo (medico che si occupa delle malattie del colon e dell’ano) ed insisteva per visitarmi urgentemente, agitando minacciosamente un dito guantato. E Per la prima volta dopo l’incidente, risi.’
(M.G)
La scena improvvisata da Robin Williams in ‘Will Hunting’, da notare il tremolio della telecamera: