Tupac, è forse il rapper che più di ogni altro ha influenzato questo genere musicale con i suoi testi diretti e fortemente politicizzati. La sua vita è stata una cultstory fin dall’inizio: nato nel 1971 da Afeni Shakur e Billy Garland, membri del Black Panther Party, il movimento per i diritti degli afroamericani reso famoso da attivisti come Malcolm X e Martin Luther King, con il nome di Lesane Parish Crooks, fu ribattezzato a sei anni Tupac Amaru Shakur in onore di Túpac Amaru II, leggendario leader rivoluzionario peruviano.
La madre, Afeni Shakur, era costantemente tenuta d’occhio dalle forze dell’ordine per il suo impegno politico e passò gran parte della gravidanza in carcere perchè sospettata di atti di terrorismo; in assenza del padre bilogico, fu il primo marito di Afeni, Mutulu Shakur, a ricoprire il ruolo di padre. La coppia educò il ragazzo al meglio delle proprie possibilità, insegnandogli l’importanza della cultura e dell’uguaglianza tra gli esseri umani; da loro e dagli attivisti delle Pantere Nere, Tupac apprese la necessità di lottare per i propri diritti. L’estrema povertà in cui viveva la sua famiglia, la frequentazione delle locali associazioni di volontariato alle quali ricorreva spesso per ricevere vitto ed alloggio ed i continui spostamenti, fecero del giovane Lesane un ragazzo con poche amicizie, dedito più alla poesia ed alla scrittura, che alla vita sociale. Fu solo quando approdò a Baltimora che la sua vita nomade gli concesse una pausa, tanto da permettergli di frequentare la Baltimore School for the Arts grazie alla quale potè fare numerose nuove conoscenze, tra le quali Jada Koren Pinkett, futura moglie di Will Smith, con la quale strinse una grande amicizia. In questo periodo compose anche il suo primo pezzo con lo pseudonimo di MC New York. Il 1990 lo vede entrare nel gruppo hip hop Digital Underground, ma è l’anno successivo, con l’uscita del suo primo album 2Pacalypse Now, tuttora considerato uno dei migliori dell’artista, che il ragazzo si fa notare. A detta loro, rappers del calibro di Nas, Eminem e Talib Kweli, hanno fatto di quell’album la loro principale ispirazione. Da quel momento in poi la sua diventa un’escalation senza precedenti.
Nella sua vita Tupac Shakur si è scontrato diverse volte con la legge ed i suoi rappresentanti. Le sue origini, l’educazione culturale ricevuta ed il suo carattere passionale e violento, l’hanno portato a trattare nei propri testi temi caldi come l’emarginazione e la ghettizzazione degli afroamericani in una società ingiusta ed interessata solo al proprio guadagno. Processato ed incarcerato diverse volte, cominciò ad avere l’impressione di esser diventato ‘scomodo’ quando, durante quello che sembrava essere un banale tentativo di rapina, venne raggiunto da cinque proiettili. In seguito a questo episodio, avvenuto nel 1994, confidandosi con l’amico Sanyika Shakur, Tupac rivelò i suoi timori sul fatto che volessero toglierlo di mezzo, mandandolo in galera o eliminandolo. Uno dei tanti aneddoti che circondano l’episodio raccontano che il ragazzo, avendo fumato erba, non avesse realizzato subito la serietà della situazione e che, una volta accortosi della gravità delle sue ferite, abbia detto ai suoi amici: ‘Oh, merda! Rollatemi un pò d’erba! ‘ A far precipitare gli eventi giunsero gli insulti contro il rapper Notorious B.I.G, accusato dallo stesso Tupac di essere il mandante del tentato omicidio. Le parole del rapper scatenarono lo scontro tra le gangs della East Coast e della West Coast, i cui membri, Tupac e Biggie in testa, si sfidavano a colpi di rime e pistola.
Ancora cinque proiettili, esplosi da un auto in corsa, raggiunsero il cantante il 7 settembre 1996. L’epilogo questa volta è diverso, il rapper muore dopo sei giorni di cure intensive e dell’omicidio vengono incolpati Notorious B.I.G e Puff Daddy, poi scagionati. Ci furono molti indiziati, tra cui Suge Knight, produttore esecutivo della Death Row Records, la casa discografica alla quale Tupac era legato e con la quale aveva avuto diversi contrasti, e Orlando Anderson, un membro della gang South Side Crips di Los Angeles. Notorius e Anderson morirono durante una sparatoria.
Secondo una leggenda urbana piuttosto diffusa e confermata da alcuni suoi amici, in seguito alla sua scomparsa i membri più intimi della crew di Tupac decisero di onorarne la memoria mescolando le ceneri del rapper alla marijuana e fumando il tutto come ultimo addio al cantante.
(M.G)
Curiosità:
– il titolo del primo album di Tupac shakur, 2Pacalypse Now, è un gioco di parole che rimanda al film cult di Francis Ford Coppola, Apocalypse Now del 1979, con Marlon Brando, Martin Sheen, and Robert Duvall.
– Secondo una delle tante biografie non autorizzate, Madonna nel 1985 avrebbe implorato Tupac di darle un figlio, ma lui l’avrebbe scaricata perchè bianca.
– Più accreditata sembra invece essere la storia che vede il rapper nei panni del maestro jedi Mace Windu. Secondo molti, infatti, Tupac aveva superato il provino per il casting del primo episodio di Star Wars, La minaccia fantasma. In seguito alla scomparsa del rapper, il ruolo andò poi a Samuel L. Jackson.
– Tupac Shakur era un avido lettore, i suoi autori preferiti erano Shakespeare – in Romeo and Juliet vedeva le stesse dinamiche dei ragazzi dei ghetti americani – e Niccolò Machiavelli, che lo affascinava per l’astuzia e l’ingegno.
– Come spesso accade in questi casi, le illazioni su una possibile messinscena della morte del cantante si sprecano. Se da un lato la maggior parte delle prove a favore di questa tesi sono palesemente immaginarie, dall’altro vi sono alcune coincidenze degne di nota, come, ad esempio, i messaggi inneggianti ad una finta morte e ad un ritorno sparsi negli album del cantante. Di tutto ciò ci occuperemo però in un altro articolo.